Dunque, di ricette della schiacciata con l'uva se ne trovano a bizzaffe, ciascuna con qualche variante e , ciascuna considerata più irresistibile dell'altra! Insomma, io da anni vado ormai "ad occhio", e non potendone preparare una seduta stante, prendendo così nota delle singole quantità, ho spulciato internet in cerca di una ricetta che assomigliasse il più possibile alla mia...ed ecco quella riportata dal blog Anice &Cannella...mi pare super attendibile, e magari, finalmente, anche io avrò delle dosi esatte da suggerire agli amici!
p.s. Per chi non conoscessa questa deliziosa schiacciata (immagino nessuno a Firenze, preparatevi ad un gusto particolare e ad uno scricchiolio caratteristico sotto i denti, dato dai semini dell'uva, che per alcuni e fastidiosa ma , in realtà, costituisce la vera e singolare caratteristica di questa ricetta tutta fiorentina!)
Ingredienti
400 gr di farina 0
10 gr di lievito di birra fresco
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 cucchiaino raso di sale
6 cucchiai di zucchero
270 gr di acqua circa
1 kg di uva nera da vino (lavata e mondata)
6 cucchiai di zucchero
olio extra vergino d'oliva (che può essere stato preriscaldato con un rametto di rosmarin o...)
semi d'anice (a piacere)
Procedimento:
Sciogliete
il lievito in metà dell'acqua, e lo zucchero nell'altra metà. Poi
versate la farina, il sale, lo zucchero e l'olio in una grossa
ciotola, e, usando un cucchiaio di legno, impastate brevemente con l'acqua, il
lievito e lo zucchero, giusto il tempo per amalgamare gli ingredienti (circa una decina di minuti),
lasciate lievitare circa 90 minuti, e procedete a dividere
l'impasto in due parti, una costituita da 2/3 dell'impasto, l'altra ovviamente dal restante 1/3.
Prendete
ora la parte dell'impasto più grande e stendetelo con le mani unte in
una teglia ben oliata grande circa 30x38 cm. avendo cura di lasciare i
bordi alti. Rovesciatevi sopra 700 gr dell'uva totale, cospargete con 3
cucchiai di zucchero, date un giro d'olio. Stendete ora il rimanente 1/3
di impasto e posatelo con cura sull'uva.
Ripiegate
sopra questo i lembi della pasta sottostante, avendo cura di sigillare
bene. Decorate sopra con l'uva rimasta, spolverizzatela con altri 3
cucchiai di zucchero, un altro giro d'olio, semi di anice (a piacere) e,
solo ora, accendete il forno a 180/200°. Non appena questo raggiunge la
temperatura, infornate la schiacciata per un'ora circa, o comunque fino
a che è bella dorata e l'uva rilascerà un po' del succo succo dando
alla schiacciata il tipico aspetto lucido, morbido e succoso.
Ottima anche il giorno dopo!
Mi piace molto questo dolce, basta non esagerare con i semi d'anice altrimenti il sapore è troppo forte... E poi, il top della schiacciata è un bicchiere di vinsanto o vino liquoroso: vi consiglio di provare il santa cristina, se non l'avete mai assaggiato! Alla prossima :)
RispondiEliminaCiao Monica...beh, grazie della dritta!;-)
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