Questi nella foto sono i pacchettini in tela e corda da 250gr di lievito madre, consegnati gratuitamente ai clienti de L'Orto@Casa che ne avevano fatto richiesta!
Di cosa si tratta:
Un lievito madre è ottenuto mediante un processo
naturale di fermentazione di farina ed acqua, generalmente attivato
con un'aggiunta di frutta, crusca, yogurt o miele. L'acidità
dell'impasto, ottenuto grazie alla presenza di lieviti e batteri
(specialmente Lattobacilli), consente inoltre una selezione dei
microrganismi presenti favorendo quelli attivi nella fermentazione e
consentendo l'eliminazione, nel processo di acidificazione di
eventuali patogeni.
Il lievito madre, oltre che un metodo naturale per
ottenere impasti altamente digeribili e conservabili per maggior
tempo, risulta un elemento fondamentale nei processi di panificazione
e nella pasticceria di qualità, dove costituisce un ingrediente
indispensabile per la preparazione di panettoni, colombe e babà (il
levito che avete ricevuto proviene da una eccellente pasticceria di
Orvieto, dove viene rinfrescato e utilizzato quotidianamente da oltre
60 anni!).
Come si mantiene un lievito madre:
Affinchè i microrganismi possano continuare ad essere
attivi è necessario fornire loro il “cibo” e l'acqua necessari;
rinfrescare un lievito vuol dire quindi aggiungervi una dose standard
di acqua e farina:di norma a 100 gr di lievito madre vanno aggiunti
50 gr di acqua (a temperatura ambiente) e 100 gr di farina - il
rapporto tre lievito madre/acqua/farina è sempre il medesimo:
1/0,5/1.
Come
si rinfresca il lievito:
Per mantenere un lievito molto attivo è bene
rinfrescarlo tutti i giorni. Poiché si tratta di un organismo
vivente (o meglio di una massa di microrganismi attivi), sarebbe
ideale mantenere una certa costanza nella tecnica e nei tempi, ovvero
rinfrescarlo sempre allo stesso modo e tutti i giorni alla stessa
ora. Visto che rinfrescare tutti i giorni il proprio lievito, se non
se ne usa in abbondanza, vuol dire aumentarne esponenzialmente la
quantità (e da 100 gr si passa ad averne in 3 giorni oltre 1,5 kg!),
ci sono varie tecniche per ridurre il lavoro...
Come
conservare il lievito se non si usa tutti i giorni:
-conservazione
per 3-4 giorni: per brevi
periodi è bene conservare il lievito nella condizione ideale, ovvero
avvolto in un panno di cotone resistente -va bene un canovaccio da
cucina- e legato a salsicciotto con uno spago. In questo modo si può
riporre in frigorifero per alcuni giorni (il salsicciotto di cotone
diverrà più duro via via che il lievito all'interno crescerà
premendo quindi contro le pareti di cotone).
Ricordate quando andate ad aprire il salsicciotto di
eliminare la crosta esterna che si sarà formata, ed utilizzare o
rinfrescare per il mantenimento la parte non secca del lievito.
-conservazione
per 3-5 mesi: mescolare al
lievito una quantità di farina pari al peso del lievito stesso.
Mescolare con energia (meglio se in un robot da cucina), si otterrà
così un “impasto” sbriciolato e asciutto, che va posto in una
teglia, magari su carta da orno o cotone, elasciato asciugare
all'aria per 2-3 giorni, mescolandolo ogni tanto. Così trattato il
lievito può essere conservato in un barattolo di vetro a chiusura
ermetica, sia in frigo che in una dispensa.
-conservazione
fino a 1 anno: (dipende dalle
temeperature del surgelatore), tagliare il lievito in tocchetti
(magari di peso standard in modo da averne già dei panetti pronti),
e surgelarlo tal quale, in un recipiente, dopo averlo rinfrescato e
aver atteso qualche ora che la mssa lievitasse. Per un congelamento
di lungo periodo si può surgelare la massa già essiccata come
descritto sopra.
Proporzioni
di utilizzo:
-Viene generalmente utilizzato in proporzione di 1:3
(100gr di lievito ogni 300gr di farina), i tempi di levitazione
variano a seconda dell impasto (più lenti con farina integrale), e
della temperatura.
Nessun commento:
Posta un commento